CreativiNA per PInk Life magazine, questo mese “La nuova figurazione Napoletana”

Vietato ai minori

Vietato ai minori.

CreativiNA per Pink Life, questo mese Love Fabulouskhate

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Vietato ai minori

MOSTRAinCUBO

Vietato ai minori – MOSTRAinCUBO

Vietato ai minori - MOSTRAinCUBO

Galleria Essearte
via nilo 34, Napoli

VIETATO AI MINORI, collettiva
Vernissage: venerdì 7 giugno 2013, ore 18

Nell’arte, territorio della libertà per eccellenza, ha senso parlare di divieto? E oggi, si può ancora parlare di “vietato ai minori”? E poi… cos’è davvero “vietato ai minori”?

VIETATO AI MINORI è una mostra coraggiosa, insidiosa e stimolante che metterà alla prova i tanti artisti che si misureranno con questo tema, negli spazi di ESSEARTE.
30 cubi di legno, bianchi, tutti uguali, allineati nel candore asettico della galleria, accoglieranno le opere degli autori in uno spazio obbligato che, lungi dall’essere coercitivo, vuole amplificare la potenza e l’incisività di ogni singolo lavoro.
Solo una sarà fuori dal cubo: quella di Betty Bee, una delle artiste contemporanee più discusse e conosciute a livello internazionale, “guest star” dell’esposizione. Il suo lavoro, già ospitato alla Biennale di Venezia, introdurrà il pubblico alla visione della mostra, che sarà cadenzata da moduli uniformi. I cubi sveleranno le opere una dopo l’altra, senza aggredire lo spettatore, invitandolo alla riflessione più che al godimento voyeuristico.
Pittura, scultura, movies saranno impaginati nei box mentre, in un monitor dedicato, sarà proiettato un video con i lavori dei fotografi. In linea con il pro-oggetto della Galleria Essearte, la mostra vuole dimostrare che è possibile considerare gli artisti non esclusivamente ospiti ma veri protagonisti di uno spazio condiviso il cui obiettivo è porre l’opera d’arte al centro della discussione.
Al progetto Vietato ai minori partecipano gli artisti:
Domenico Balsamo, Massimiliano Mirabella, Paolo La Motta, Riccardo Ruggiano, Massimo De Chiara, Oni Wong, Antimo De Santis, Lisa Weber, Attilio Michele Varricchio, Anita Artura Agresta, Emmanuele De Ruvo, Ulderico, Salvatore Scuotto, Nicoletta Itto, Emanuele Scuotto, Giuseppe Monda, Pasquale Napolitano, Vincenzo Spagnuolo, Claudio Cuomo, Nicola Russo, Pasquale Cassandro, Giovanni Zaccariello, Marco Prato, Filippo Felaco, Salvatore Melillo, Francesco Pischetola, Francesco Ciotola, Marco Formisano, Giovanni Scotti, Kirka De Jorio, Nadia Pupparo, Speranza Casillo, Cesare Abbate, Sergio Siano, Salvatore Totty Renda, Giò Di Sera. Guest Star: Betty Bee.

Apertura al pubblico: mar-sab. ore 11-13:30/ 16-18:30 o su appuntamento.

CreativiNa on page per Pink Life, questo mese l’articolo è dedicato ai fratelli Scuotto.

CreativiNa on page per Pink Life, questo mese l'articolo è dedicato ai fratelli Scuotto.

Percorsi sensoriali

Percorsi sensoriali

Tunnel Borbonico di Napoli: mostra fotografica di Aldo Cicellyn.
ll fotografo napoletano esalta la Ve.Na. Borbonica. Espongono gli artisti: Gaia Vittozzi, Salvatore Melillo Tania Merenda, Mariarita Renatti, Emiliano Stella Salvatore Di Domenico.
a cura di Raffaele Loffredo Paolo dell’Aquila

Addio a Regina Bianchi

Addio a Regina Bianchi

L’arte al confine con la follia. Mostra a Ravenna Galleria

L’arte al confine con la follia. Mostra a Ravenna Galleria

Le Creatirecensioni: Classe e leggerezza, le armi electroswing di Simona Molinari

di: Fabio FiumeImmagine

Si chiama electroswing ed è uno stile musicale che sta già spopolando in diversi paesi dell’Europa continentale e si sta affacciando da poco anche in Uk; come dice la parola stessa, si tratta di una miscela avvolgente composta da suoni retrò, presi prevalentemente dal vasto campionario swing e da più freschi venti di matrice elettronica, che attualizzano la proposta. In Italia tale stile è approdato con convinzione al recentissimo Festival di Sanremo, per mezzo della voce e della gradevolissima ( e ci stiamo mantenendo ) presenza di Simona Molinari, ottenendo lusinghiere critiche e scroscianti applausi in teatro, anche a dispetto di una classifica finale che ha visto piazzata solo penultima la cantante di origini partenopee. Con lei sul palco, ma anche su disco, l’affascinante crooner statunitense Peter Cincotti, che già nel recente passato si era divertito in sortite collaborazioni con la nostra. Ed adesso finito il tourbillon sanremese, Simona dà alle stampe il suo quarto lavoro, intitolato come uno dei due brani in gara “Dr.Jekill, Mr. Hyde”, dove prende e rilancia l’idea di stile già accarezzata nel precedente “Tua”, trasformandola nella spina dorsale del lavoro tutto. Il singolo “La felicità” ne è l’esempio, ed è brano che cattura per solarità, voglia di non stare fermi col piedino e che per tre minuti scarsi sembra staccarti dalla realtà non proprio piacevole per regalarti, una strana faccia beota, sorridente, contenta,  messaggio che la stessa Simona voleva fosse chiaro. Eppure la canzone è un vestito allegro per una classica storia malinconica di una lei che non si rassegna ad aver perso un lui, stanco dei suoi continui tentativi di cambiarlo. In stile anche “Il mulo”, “Gran Balon” , firmata tra gli altri anche da Nicolò Agliardi e Frank Armocida, vecchio collaboratore nei live della Molinari ( nel precedente tour sostituiva vocalmente sia Cincotti in “In cerca di te” e “Lettera”, che Don Jones in “Forse” ) e in “Non so dirti di no” che vira ancora più sull’elettronica ed incalza con convinzione. Meno elettrica e più vintage sicuramente la title track, perlina del maestro Lelio Luttazzi, scomparso da meno di una manciata d’anni e regalata alla cantante da sua moglie insieme ad un altro brano, la conclusiva “Buonanotte Rossana”. Simona ne ha resa una versione elegante e che la critica avrebbe volentieri preferito al brano invece scelto dal pubblico televotante per proseguire l’avventura festivaliera; qualcuno addirittura dice che il basso piazzamento della Molinari, sia dipeso soprattutto dalla canzone con cui era giunta in finale, anche se le vendite dei singoli stanno caldamente smentendo e “La felicità” dovrebbe approdare senza difficoltà nella top 10 dei più venduti.. Ma un corpo si sa, non è solo spina dorsale ed allora a completare il disco arrivano le ballate passionali, come “Mentimi”, che è fumosa stanza d’albergo in cui Simona brama: “Mentimi e mi scioglierò per te, mentimi, che di verità si muore”, abbandonandosi ad una passione dove sembra impossibile meritare l’amore o come in “Come vento”, rassegnata consapevolezza che come tale, il suo lui non sa fedeltà cosa sia e si muova di continuo, di letto in letto, lenzuola in lenzuola. Indovinata anche “Sampa Milano”, “brasilera” proposta di Gilberto Gil, che ivi presta anche la sua collaborazione e che Simona adatta in italiano e la anglosassone “Where the clouds go”, dalla melodia piacevole che è un peccato non sia stata scritta in italiano, cosa invece accaduta per “Lettera” che è uno dei brani preferiti dai fans e che Simona riprende dal precedente “Tua” per renderne una versione totalmente italiana, come proposta in lungo ed in largo nei live. In “Dr.Jekyll, Mr.Hyde” insomma convivono le due personalità della Molinari, una elegante, posata ed impostata sul bel canto, un po’ in contrasto con le ambientazioni jazz da lei tanto amate, ma in genere sempre più sporche e dall’altra la ragazza trentenne, che trova il modo di divertirsi e divertire con una musica leggera, ma non stupida, alla moda, ma ricercata, da ascoltare in sottofondo senza impegno, ma anche a piena voce, la sua… bellissima.

Otto